Giardinaggio ecologico e sostenibile: la nuova frontiera

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Giardinaggio ecologico e sostenibile: la nuova frontiera

Il cambiamento climatico ha un impatto su tutti, non c’è modo di sfuggire a questa crisi globale.
Ognuno di noi può comunque contribuire nel suo piccolo a creare esternalità positive per l’ambiente e le persone, a partire dal proprio giardino.

Il giardinaggio ecologico e sostenibile è la nuova frontiera: un modo per migliorare la nostra resilienza locale e ripristinare la capacità della natura di rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera.

Il giardinaggio tradizionale e la manutenzione del prato contribuiscono alla crisi climatica e alla scarsità di acqua regionale.
Secondo l’EPA (Agenzia Americana per l’ambiente), tra il 15% e il 30% del consumo di acqua residenziale negli Stati Uniti è finalizzata all’innaffiamento di prati e giardini.
Milioni di persone utilizzano annualmente tonnellate di pesticidi ed erbicidi nei prati e nei giardini delle proprie abitazioni, che spesso finiscono nelle fonti d’acqua locali.
Inoltre, ogni anno vengono depositati in discarica circa 10,5 milioni di tonnellate di rifiuti di cantiere (il 7,2% di tutti i rifiuti solidi urbani), che si decompongono anaerobicamente e producono metano.

 

Come avere un impatto più ecologico e sostenibile

Possiamo ridurre il nostro impatto sul pianeta impiegando pratiche di agricoltura “green” nei nostri giardini.

Il giardinaggio ecologico e sostenibile utilizza metodi naturali per ripristinare il ciclo dell’acqua, per costruire un terreno sano e per stabilire comunità vegetali funzionali.
Il risultato è una resilienza ecologica che aiuta a proteggere da inondazioni, siccità, incendi boschivi e che cattura persino il carbonio dall’atmosfera.

I cambiamenti che apportiamo come individui possono avere un impatto benefico sul pianeta. Ecco alcuni modi per iniziare a creare un giardino rigenerativo:

 

  • Cisterne d’acqua e giardini pluviali

Raccogliere l’acqua piovana nelle cisterne e prelevare l’acqua dal terreno attraverso i giardini pluviali può aiutare a proteggere da inondazioni e siccità a lungo termine.
L’acqua raccolta nelle cisterne può essere utilizzata per l’irrigazione e – con un’adeguata filtrazione e trattamento – anche come acqua potabile.
I giardini pluviali catturano e assorbono il flusso d’acqua terrestre e il deflusso dalle superfici impermeabili nel giardino e alleviano i sistemi di acque piovane sopraffatti.

Per costruire un giardino biologico, innanzitutto trova un posto lontano dalla tua casa dove l’acqua possa traboccare e scorrere in discesa.
Dopo scava una vasca profonda almeno 6 pollici e coltiva piante amanti dell’acqua, che possono anche resistere alla siccità (come erba bluestem, ibisco di palude e liatris).

 

  • Compost e costruzione di suolo sano

Un terreno sano può catturare il carbonio dall’atmosfera e immagazzinarlo nel terreno. Può anche assorbire e trattenere l’acqua, riducendo la necessità di irrigazione e aumentando la resilienza del giardino durante la stagione secca.

Composta gli avanzi di cucina e i detriti del cortile per aggiungere materia organica nel tuo giardino.
Conserva le foglie e usale per coprire le aiuole.
Ricicla il tuo cartone come “pacciamatura” per creare un nuovo letto, sopprimere le erbacce e mantenere l’umidità del suolo.
Valuta l’eventuale aggiunta di integratori di terreno azomite, per aumentare la capacità di cattura del carbonio nel tuo giardino.

 

  • Piante autoctone e diversità vegetale

Prova a diversificare le tue selezioni di piante.
Una più ampia varietà di specie vegetali può prevenire malattie e infestazioni da parassiti e può promuovere sistemi di radici più resilienti, che richiedono meno acqua. La diversità vegetale supporta anche gli impollinatori, che sono stati decimati da erbicidi, insetticidi e cambiamenti climatici.

Le piante autoctone specificamente adattate al tuo clima bioregionale possono prosperare con cure minime, riducendo la tua dipendenza dagli integratori chimici del prato.
Se non sai da dove cominciare, ti suggeriamo di lavorare con i vivai di proprietà locale per procurarti le piante adatte alla tua zona.

 

  • Incorpora piante commestibili

Oltre ad acquistare prodotti a kilometro zero, prendi in considerazione l’idea di coltivare autonomamente le verdure e gli ortaggi.
Alcuni chiamano questo approccio “mangiare iper-locale“: creiamo relazioni con gli agricoltori e i coltivatori locali, costruiamo un rapporto di reciprocità con il microclima del nostro orto e, più in generale, con la terra e soprattutto riduciamo l’impronta di carbonio nella fase di trasporto.

 

Spazi esterni e risorse ecologicamente intelligenti e sostenibili possono alleviare in modo significativo gli effetti del cambiamento climatico.
Integrare l’attività umana con l’ambiente naturale è la chiave per raggiungere la nuova frontiera del giardinaggio ecologico e sostenibile.

 

Autore: Alessandra Galliera Social Media Manager

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