Monitoraggio degli impianti offshore

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La necessità di migliorare le condizioni e il monitoraggio degli impianti offshore e, allo stesso tempo, rispettare le sempre più stringenti normative in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, carica di pressioni i responsabili di questi impianti.TITAN-Webpage

I costi relativi ai periodi di inattività o delle bonifiche in caso di incidenti sono enormi, così come sono in crescita i costi relativi a malattie contratte sul lavoro. La legislazione richiede l’introduzione di un piano per la salute e la sicurezza dei lavoratori fondato sul monitoraggio più ampio possibile. Ciò che non è chiaro riguarda la frequenza con cui questo monitoraggio deve essere svolto e con quali tecnologie. Nonostante ciò, per i manager in cerca di un upgrade nei sistemi di protezione, i moderni detector VOC rilevano automaticamente i composti chimici pericolosi prima che diventino un problema.

 

Mentre le strategie di rilevazione per combustibili e il monitoraggio degli impianti offshore del solfuro di idrogeno  sono conosciute e implementate con successo, non si può dire lo stesso per quanto riguarda le strategie di rilevazione per composti tossici come il benzene e il toluene.

Le normative in materia Health & Safety definiscono i limiti di esposizione del benzene, per esempio, non dovrebbero essere maggiori di 1ppm sull’esposizione media sulle 8 ore (TWA) o 5ppm sui 15 minuti come limite di esposizione sul breve termine. Le linee guida offrono indicazioni sulle aree che andrebbero monitorate, ma sono spesso vaghe quanto si tratta di definire la frequenza del monitoraggio.

 

È ormai provato come molti casi di malattia siano correlati all’inalazione di vapori tossici.

I costi di risarcimento stanno diventando  insostenibili.  Il problema è che, con composti chimici come il benzene, aggressivi anche alle più basse concentrazioni, avere un piano di sicurezza in atto non garantisce ugualmente la sicurezza dei lavoratori. Lo scopo di un piano efficace di tutela della salute negli impianti offshore è incentrato su un monitoraggio più frequente o addirittura in continuo, garantendo che a letture zero corrisponda effettivamente zero contaminazione

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Ion Science offre un’ampia gamma di detector portatili e fissi per il monitoraggio degli impianti offshore, incluso un monitor certificato ATEX per la rilevazione in continuo dei VOC. Il TVOC ha un range selezionabile da 0-10ppm, 0-100ppm o 0-1000 ppm e include l’avanzata tecnologia brevettata Fence Electrode per una migliorata resistenza all’umidità. Grazie ad un’uscita da 4-20 mA, il TVOC può essere facilmente integrato in un sistema di controllo DCS per fornire allarmi sulla presenza di VOC. La certificazione ATEX permette a un sistema di TVOC di essere utilizzati in Zone 2 e in Zone 1.

 

Il TVOC utilizza una tecnica di campionamento diffusivo che permette meno problemi di contaminazione se comparati coi sistemi a pompa, riducendo i costi di pulizia della lampada e della manutenzione. Facile da installare e da manutenere. TVOC richiede no hot permit work e il sensore PID è accessibile e sostituibile in pochi secondi. Per facilitare il monitoraggio dell’intero impianto, Ion Science offre anche una serie di detector VOC portatili, come il Tiger. Tutti garantiscono la rilevazione veloce ed accurata dei VOC da 1ppb a 20,000 ppm.

 

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