Misurare Etilene nei processi di maturazione della frutta con un Rilevatore Portatile PID

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L’Etilene è un gas incolore di odore eterico dolciastro.
Viene prodotto in notevole quantità da frutta e vegetali durante il processo di maturazione in base ai dati raccolti in un lavoro del 1984 da Kader e Kasmire, la quantità da essi prodotta, suddivisa per categoria , è la seguente:

.Molto bassa (0,01-0,1 microlitri/Kg./ora) cavoli,carote,patate,cavolfiori,porri,lattuga,prezzemolo,piselli,ravanelli,spinaci, uva, fragole, limoni.

.Bassa (0,1-1,0 microlitri/Kg./ora)
broccoli, funghi, peperoni, more, zucca, cocomero, ananas.

.Media (1,0-10,0 microlitri/Kg./ora)
fichi, banane, guava, mango, meloni, pomodori.

.Alta (10,0-100 microlitri/Kg./ora)
mele, albicocche, kiwi, pesche, prugne, pere, avocado, papaya.

.Molto alta (> 100 microlitri/kg./ora)
frutti della passione

Per contro, verificato che l’Etilene può diventare un acceleratore per maturare frutta e verdura raccolte in anticipo, e che tale tecnica si rivela molto diffusa per porre sul mercato prodotti fuori stagione sempre freschi e ben conservati.
E’ noto che gli effetti dell’Etilene sui prodotti stoccati sono visibili a concentrazioni tra lo 0,5 PPM e 10,0 PPM. Un esempio pratico può chiarire meglio il concetto, i cetrioli a 0,3 PPM producono un inizio di ingiallimento mentre sottoposti a 3,0 PPM l’ingiallimento è totale in due giorni.
Il rimedio adottato è la ventilazione continua, rimane tuttavia assai problematico determinarne la presenza e la concentrazione.

Il rilevatore portatile PID Tiger, permette di rilevare e determinare istantaneamente la concentrazione dell’Etilene entro i campi di concentrazione richiesti. Il pricipio di funzionameto è la fotoionizzazione prodotta da una lampada al Kripton con emissioni in elettronvolt a 10.6. Tali emissioni vanno a colpire gli atomi di carbonio all’interno della molecola di Etilene e ne identificano la concentrazione.
Massimo Albertazzi su Google+

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