Asfalto e benzene: l’inquinamento nascosto

Presenza di VOC nelle officine meccaniche e carrozzerie
3 Luglio 2025
La presenza del limonene nel biometano
23 Luglio 2025
Presenza di VOC nelle officine meccaniche e carrozzerie
3 Luglio 2025
La presenza del limonene nel biometano
23 Luglio 2025

Asfalto e benzene: l’inquinamento nascosto

 

L’asfalto, elemento onnipresente nelle nostre città e strade, è da sempre considerato una soluzione pratica per la viabilità. Tuttavia, dietro la sua apparente solidità e utilità, si nasconde un lato oscuro che spesso passa inosservato: la capacità di rilasciare sostanze chimiche pericolose, tra cui il benzene, nell’aria che respiriamo. Questo fenomeno, in particolare durante i periodi più caldi o nelle fasi di lavorazione ad alta temperatura, rappresenta un problema serio per la salute pubblica e per l’ambiente.

 

Cos’è l’asfalto e come si comporta al calore

L’asfalto è una miscela composta da bitume (un residuo della raffinazione del petrolio) e aggregati minerali come sabbia, ghiaia e pietrisco. Il bitume agisce da legante e conferisce elasticità e impermeabilità alla superficie stradale. Tuttavia, essendo di origine petrolifera, il bitume contiene una vasta gamma di idrocarburi organici volatili (VOC), tra cui toluene, xilene e benzene.

Quando l’asfalto viene prodotto o posato, deve essere riscaldato a temperature elevate (circa 140-180 °C per l’asfalto tradizionale a caldo). In queste condizioni, i legami chimici nel bitume si indeboliscono, favorendo il rilascio di vapori contenenti composti organici. Ma non è solo durante la posa in opera che questo fenomeno avviene: anche una superficie stradale già consolidata, esposta a temperature elevate sotto il sole estivo, può sprigionare VOC in quantità non trascurabili.

 

Il benzene

Tra le sostanze rilasciate dall’asfalto, il benzene rappresenta uno dei composti più pericolosi. Si tratta di un idrocarburo aromatico classificato come cancerogeno di classe 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). L’esposizione cronica a benzene può danneggiare il midollo osseo, alterare la produzione di globuli rossi e bianchi e aumentare il rischio di leucemie e altre patologie del sangue.

Studi effettuati in laboratorio hanno dimostrato che riscaldando l’asfalto a 140 °C si verifica un picco nelle emissioni di benzene, insieme ad altri idrocarburi aromatici policiclici (PAH). Addirittura, alcune indagini condotte in impianti di produzione hanno rilevato concentrazioni di benzene superiori ai limiti di sicurezza stabiliti per gli ambienti di lavoro.

 

Il ruolo del sole e delle isole di calore urbane

Anche senza interventi umani diretti, l’asfalto è in grado di rilasciare VOC durante le giornate torride. Il fenomeno è accentuato nei centri urbani, dove l’effetto “isola di calore” provoca un aumento delle temperature superficiali. In estate, un manto stradale può raggiungere anche 60–70 °C, favorendo la volatilizzazione dei composti chimici presenti nel bitume.

Uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances ha dimostrato che l’asfalto sotto radiazione solare intensa rilascia emissioni di VOC fino a 4 volte superiori rispetto alle stesse condizioni in ombra. Questi composti, una volta nell’atmosfera, reagiscono con gli ossidi di azoto (NOₓ) e contribuiscono alla formazione di ozono troposferico e particolato fine (PM₂.₅), peggiorando la qualità dell’aria.

 

Rischi per la salute e per l’ambiente

Effetti sulla salute umana

  • Breve termine: esposizioni acute ai vapori di asfalto possono causare irritazioni a occhi, naso e gola, mal di testa e vertigini.
  • Lungo termine: il benzene è tossico per il sistema ematopoietico e associato allo sviluppo di tumori del sangue. Altri PAH rilasciati possono danneggiare i polmoni e il fegato.
  • Lavoratori a rischio: gli operai addetti alla produzione e posa dell’asfalto sono i più esposti. In assenza di adeguati sistemi di protezione e ventilazione, la concentrazione di benzene nell’aria può superare i limiti stabiliti dalle normative europee.

 

Effetti sull’ambiente

  • Inquinamento atmosferico: i VOC derivati dall’asfalto contribuiscono in modo significativo alla formazione di smog fotochimico.
  • Effetto serra: alcuni gas emessi partecipano indirettamente all’aumento dei gas serra atmosferici.
  • Inquinamento del suolo e delle acque: le piogge possono trascinare residui tossici dall’asfalto verso falde acquifere e corsi d’acqua.

 

Soluzioni e tecnologie per ridurre le emissioni

Negli ultimi anni, la ricerca ha sviluppato tecniche per limitare il rilascio di VOC e benzene dall’asfalto:

  1. Warm Mix Asphalt (WMA)
    Si tratta di una miscela che permette la produzione e la posa a temperature inferiori (circa 110–140 °C), riducendo drasticamente le emissioni di vapori tossici.
  2. Asfalti modificati
    L’aggiunta di polimeri o cere naturali rende la miscela più stabile e meno soggetta a volatilizzazione di composti organici.
  3. Sistemi di ventilazione e filtraggio
    Negli impianti di produzione, l’adozione di cappe aspiranti e filtri attivi può abbattere le emissioni di benzene e altri VOC.
  4. Materiali alternativi
    In alcune città si sperimentano pavimentazioni permeabili e superfici chiare che riflettono meglio la luce solare, riducendo le temperature superficiali e quindi le emissioni.

 

L’asfalto, sebbene indispensabile per le infrastrutture moderne, è una fonte significativa di emissioni di benzene e altri composti tossici. Il fenomeno, amplificato dal calore urbano e dai metodi di produzione tradizionali, richiede soluzioni tecnologiche e normative più severe per tutelare la salute delle persone e dell’ambiente. Investire in alternative più sostenibili non è solo un’opzione, ma una necessità per le città del futuro.

 

 

 

 

 

 

 

Ludovica Alberti

Social Media Support & Logistic

 

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi