Dalle colonne HPLC alla strumentazione portatile

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Le dirttive EPA 540 hanno per obiettivo quello di fornire agli organismi pubblici e privati americani dei suggerimenti pratici su come raccogliere e valutare dati analitici che riflettano situazioni di inquinamento ambientale al fine ultimo di redigere un piano di intervento di bonifica del luogo interessato.

Tra gli aspetti più interessanti di questa direttiva vi è che per la prima volta viene introdotto il concetto di “Livello differenziato di Indagine”.

Questo concetto nasce da due constatazioni: la prima è quella che l’accertamento di un inquinamento ambientale deve, per quanto possibile , essere effettuato sul posto e nel più breve tempo possibile per consentire un pronto intervento quando necessario, la seconda nasce da una esigenza di fatto cioè l’impossibilità pratica di applicare metodologie laboriose e complesse come quella ad esempio di un HPLC dove il tipo di colonne HPLC da montare sullo strumento richiede una conoscenza approfondita di applicazioni e di metodiche.

Per fare un esempio a noi vicino in Germania esistono non meno di 50000 aree sospette contaminate per cui affrontando il problema con un approccio non mirato entrerebbe in crisi l’intera capacità analitica della nazione.

L’approccio suggerito dall’EPA è quello di affrontare l’indagine chimica con apparecchiature e metodi di complessità crescente a seconda di quanto emerge dagli screenings preliminari.

Le analisi di primo livello prevedono l’uso di strumenti portatili in grado di rilevare la presenza di sostanze organiche volatili, localizzare e circoscrivere l’area contaminata ed acquisire quei dati che consentono, ad esempio, di definire se la situazione è di immediato pericolo per la salute pubblica.

Nel secondo livello è invece previsto il ricorso a strumenti analitici del tipo gascromatografi o assorbimento atomico , ma sempre portatili; le analisi riguardano sia le sostanze organiche che inorganiche e l’intenzione è quella di determnare più specificatamente dei singoli analiti e reltive concentrazioni.

Dal terzo livello in poi si passa a tests condotti in laboratorio e non più sul campo, abbiamo quindi un terzo livello che prevede il ricorso a tecniche strumentali come analisi attraverso colonne HPLC con metodi ufficiali.

Un quarto livello che impiega tecniche strumentali più complesse come GC/MS o LC/MS ,AA, ICP ed infine un quinto livello previsto per condizioni particolari e limiti di rilevabilità in cui la strumentazione diventa particolarmente complessa e costosa come lo spettrometro di massa ad alta risoluzione, un esempio di questo tipo di analiti sono le diossine.

Partire da un secondo livello anzichè da un primo o saltare da un primo ad un terzo dipenderà naturalmente dalla quantità e dalla attendibilità dei dati, dai tempi e dal numero di campioni da processare.

.Massimo Albertazzi su Google+

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