Analizzare i VOC nei Detergenti

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GLI EFFETTI SULLA SALUTE UTILIZZANDO DETERGENTI E DISINFETTANTI

Ormai è noto che durante i lavori di pulizia e sanificazione gli operatori normalmente utilizzano  più di un prodotto oppure  prodotti con formulazioni complesse, le miscele combinate che sono sia detergenti che disinfettanti.

Numerosi studi scientifici hanno scoperto che i prodotti chimici, compresi i VOC composti organici volatili, emessi dai prodotti per la pulizia e la sanificazione possono avere effetti sulla salute, principalmente in coloro che utilizzano i disinfettanti in modo professionale, ma anche in coloro che effettuano le pulizie domestiche nelle proprie case.

Molte recensioni pubblicate dalla letteratura scientifica hanno scoperto che i lavori di pulizia, incluso l’uso professionale di prodotti per la pulizia o la sanificazione e l’uso domestico di spray per la pulizia o la sanificazione, sono associati ad un aumentato rischio di asma di nuova insorgenza e altri effetti respiratori . Spray detergenti e altri disinfettanti  usati in modo massivo hanno mostrato forti associazioni, anche se i meccanismi non sono ancora chiari e possono includere sia sensibilizzazione specifica che effetti irritanti.

 

Recenti studi compiuti  sui lavoratori hanno fornito ulteriori prove per questo collegamento, hanno scoperto che i lavori di pulizia in edifici con elevati standard di pulizia e richieste di disinfezione erano associati a un rischio maggiore di sintomi di asma. Uno studio  iaqscience.lbl.gov/voc-cleaning  sullo sviluppo di asma correlato a esposizioni professionali ha riscontrato un aumento del rischio di asma nei lavoratori con un evento di inalazione acuta che ha causato sintomi durante la miscelazione di prodotti per la pulizia; i ricercatori   hanno scoperto che un impiego più lungo in posti di lavoro che utilizzano detergenti , disinfettanti  e sterilizzanti è stato associato in percentuale direttamente proporzionale al rischio di asma correlato al lavoro e sintomi respiratori.

Diversi gruppi di prodotti per la pulizia o la sanificazione sono stati associati ad un aumentato rischio di effetti respiratori, tra cui detergenti abrasivi, detergenti per il bagno, detergenti e ammoniaca; e glutaraldeide / ortofaldeide, clorammine  e ossido di etilene.

In un altro studio sulle lavoratrici ospedaliere, l’esposizione a specifici materiali di pulizia è stata associata ad aumenti dell’asma attuale: decalcificanti, ammoniaca e spray di intensità almeno moderata .

EPA U.S. Environmental Protection Agency ha riferito, da uno studio nord americano  che la categoria professionale di “addetti alle pulizie ” è stata associata al rischio più elevato di asma di nuova insorgenza  senza patologie pregresse (espresso come “ratio di rischio” o HR), con un aumento significativo delle risorse umane per la nuova asma: 2,6% negli uomini e 1,9% nelle donne, con HR più alti tra i non atopici: 3,9% negli uomini e 2,8% nelle donne.

Per quanto riguarda la pulizia domestica invece uno studio precedente aveva scoperto che un’alta frequenza dell’uso di prodotti spray (senza etanolo e con etanolo)  durante le pulizie domestiche in particolare spray per vetri e mobili e spray per rinfrescare l’aria era associata ad un aumento del 40% del respiro sibilante, un aumento del 50% dei sintomi dell’asma o l’uso di farmaci, e circa un aumento del 100% dell’incidenza nell’asma diagnosticato dal medico come cronica.

COS’È L’ETANOLO?
L’etanolo, anche chiamato alcool, è un liquido incolore utilizzato come ingrediente principale in bevande alcoliche, come i liquori o prodotto per fermentazione come nel vino o birra. L’etanolo è appunto un sottoprodotto naturale della fermentazione vegetale e può essere prodotto attraverso l’idratazione dell’etilene. Poichè l’etanolo può essere dissolto in acqua e in altri composti organici, è presente in una vasta gamma di prodotti, inclusi prodotti per la cura personale, per la cosmesi, per la pulizia della casa, additivi alimentari e carburanti. L’etanolo è efficace nella eliminazione di micro-organismi come batteri, funghi e virus. Per questo motivo è un ingrediente comune in molti detergenti per le mani. L’etanolo è estremamente infiammabile e non va assolutamente usato in prossimità di fiamme libere. L’esposizione continuata o eccessiva, inoltre, può causare tosse e mal di testa, come riportato da CDC.

COS’È L’ALCOOL ISOPROPILICO?
L’alcool isopropilico,, è un composto chimico infiammabile composto da carbonio, idrogeno e ossigeno. In quanto solvente, l’alcool isopropilico dissolve petrolio e altri composti a base oleosa, così come molti altri composti non polari.
L’alcool isopropilico ha numerosi utilizzi domestici, sia come detergente anti-batterico che come disinfettante. Le industrie lo utilizzano come solvente o additivo per carburanti, mentre gli utilizzi nei settori medicali vanno dall’estrazione del DNA (usato come come conservante del campione) al classico uso come solvente. In alcuni prodotti per la cura del corpo, come i detergenti per le mani, è addirittura l’ingrediente principale.

STRUMENTI PER RILEVARE I VOC NEI LABORATORI ED OSPEDALI

Esistono svariati strumenti per rilevare i VOC nei laboratori, ospedali, cliniche private. Uno dei più diffusi e affidabili è la rilevazione a fotoionizzazione, in grado di rilevare un’ampia gamma di VOC nelle concentrazioni di interesse. La capacità di un PID di rilevare bassi livelli di qualsiasi VOC lo rende uno strumento fondamentale in laboratori e camere bianche per analizzare i voc nei detergenti. I PID sono così sensibili da rilevare fino a livelli di ppb (parti per milione) di VOC potenzialmente tossici ma non eliminabili utilizzando i metodi di filtrazione ad alta efficienza del particolato (HEPA). Nel caso specifico di laboratori o camere bianche, è stato dimostrato come uno strumento portatile PID sia estremamente efficace. La tecnologia non selettiva e la capacità di rilevazione di un ampio range fanno dei rilevatori VOC portatili Tiger e CUB commercializzati da Ion Science Italia ( www.greenscience.it strumenti fondamentale nelle applicazioni all’interno di laboratori. Tiger è solido, affidabile e facilmente utilizzabile, garantendo a chi o pera in questi ambienti la garanzia che tutte le procedure vengano svolte nelle migliori condizioni di sicurezza possibili ed ha una risposta analitica mentre CUB e piccolo e maneggevole ed il suo utilizzo , con le stesse caratteristiche e sensibilità, avviene in un contesto di protezione e sicurezza.

EVITARE I DISINFETTANTI “FAI DA TE”
L’Istituto superiore di sanità ISS, ha invitato i cittadini ad evitare i disinfettanti “fai da te”, sottolineando anche la pericolosità della lavorazione, ricordando che tutti i prodotti che vantano in etichetta un’azione “disinfettante” sono autorizzati come Presidi medico chirurgici sul territorio nazionale dal Ministero della Salute previa valutazione della loro efficacia e sicurezza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Sulla base di tali indicazioni il produttore ha l’obbligo di predisporre un’etichetta che riporti i componenti costitutivi del prodotto, nonchè i pericoli associati al suo utilizzo e i relativi consigli di prudenza. L’etichetta, che deve essere validata dall’ISS e autorizzata dal Ministero della Salute, è fondamentale per evitare l’uso improprio del prodotto . In commercio sono disponibili prevalentemente due tipi di disinfettanti autorizzati: uno per la cute integra a base di etanolo (alcol etilico ca. 75%) e uno per le superfici a base di sodio ipoclorito (candeggina). L’ISS ricorda che nel 2009, l’Oms, per far fronte ad alcune emergenze sanitarie a livello globale ha diffuso la guida “Guide to Local Production: WHO-Recommended Handrub Formulations” per preparare prodotti per l’igiene delle mani. Ma la guida, si sottolinea, “non è destinata alla preparazione a scopo di vendita né alla produzione “fai da te”, bensì a produttori che intendono preparare i prodotti localmente nelle proprie strutture”. Il documento fornisce due ricette destinate alle farmacie o ad appositi laboratori che si riferiscono alla produzione di grandi volumi, circa 10 litri, che però prevedono l’utilizzo di sostanze pericolose sia dal punto di vista degli effetti per la salute umana che dal punto di vista dei pericoli fisici.

CONCLUSIONE
Nonostante il recente boom di richieste per detergenti per le mani e prodotti disinfettanti, è importante che le concentrazioni di etanolo e alcool isopropilico vengano comunque monitorate in tutto il laboratorio ecco l’importanza di analizzare i voc nei detergenti.
Un laboratorio che risulta sterile, potrebbe essere ugualmente contaminato da VOC provenienti da fonti interne al laboratorio, stanze comunicanti o anche dall’area circostante. Effettuare monitoraggi ricorrenti sui VOC che possono essere rilevati in laboratori ed ospedali su Etanolo e Alcool Isopropilico ,ma anche su Ammoniaca ed Ozono ora non è più cosi costoso in quanto la tecnologia ha consentito la miniaturizzazione dei detector ed il costo si è notevolmente abbassato.

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